Negli ultimi decenni stiamo finalmente godendo di una forte attenzione nei confronti del nostro territorio in cui noi sperimentiamo la produzione di vitigni autoctoni da ben cinque generazioni. In questi ultimi giorni siamo stati nel mirino di Rai 3, che desidera scoprire i vini dell’Etna e soprattutto cercare di capire come mai sta aumentando il valore dei vigneti in questo territorio.
Vini dell’Etna, più valore per i terreni e nuovi impianti su vigne antiche
Servizio a cura di Maurizio Di Lucchio.
“I vini dell’Etna sono diventati così preziosi che i nuovi terreni in vendita per produrli non si trovano quasi più. Chi vuole acquistare un vigneto lungo le pendici del vulcano nell’area del DOC, deve spendere in media 130.000 euro all’ettaro, costi non troppo distanti da aree di prestigio in Piemonte e Toscana.” Afferma Di Lucchio dopo un’approfondita indagine, insieme a noi produttori.
Lo ribadisce il presidente del Consorzio Etna DOC, che spiega che siamo arrivati ad ottenere questi valori grazie al blocco per la rivendicazione di nuovi impianti, col fine di sfruttare al meglio i terreni esistenti e dare valore alle vecchie vigne.
Intanto i produttori recuperano vigneti valorizzando le contrade interessate da colate laviche di oltre un secolo fa
“Soltanto i produttori che hanno ottenuto in tempo l’autorizzazione all’impianto tendono a creare nuovi impianti rivalutando le contrade di maggior pregio, come questa azienda antichissima di Passopisciaro a gestione familiare, fondata nel 1877″ Continua Di Lucchio introducendo la nostra giovane leva Viviana Gangemi.
“Assistiamo alla rivalutazione dei piccoli appezzamenti di terreno, quindi terreni molto spesso inondati e distrutti dalle colate laviche. Noi infatti stiamo continuando ad impiantare sulla colata lavica del 1879. Ciò che facciamo è rimuovere la sciara – ammasso di pietre vulcaniche derivanti dalla colata lavica – e scavare per ripristinare il terreno fertile nascosto dalla colata” approfondisce la quinta generazione della nostra famiglia.
“Si scelgono questi terreni perchè ricchi di minerali che valorizzano ancora più il gusto e le proprietà del vino.” Comprende bene il giornalista dall’assaggio dei nostri vini.
Adesso il tempo della vendemmia è ancora lontano, ma i vignaioli sono al lavoro per mantenere alti i livelli di produzione che l’anno scorso è stata di circa 34.000 ettolitri. Nel 2021 si sono ripresi gli stessi numeri del 2019, anzi addirittura sono stati superati. Spiega Cambria, il presidente del consorzio.
E’ in ripresa anche tutto il mondo che si muove intorno al vino, a cominciare dall’enoturismo! Un’altro storico produttore, Scilio, conferma che la base principale dell’interesse del turista è proprio l’identificazione del territorio con la qualità dei vini. Sono valorizzate le aziende di carattere ereditario perchè c’è un’impronta autentica che non si stravolge col tempo.
Potete riguardare l’intero servizio dedicato al Vulcano e ai suoi vini cliccando qui.
Noi siamo sempre orgogliosi di presentare e far scoprire il nostro territorio ai winelovers di tutto il mondo attraverso la degustazione dei nostri vini ed una passeggiata lungo i nostri filari di vite. Quindi vi aspettiamo e vi invitiamo a scegliere l’esperienza che più fa per voi cliccando qui.
Ci farà piacere inoltre se vorrete intanto approfondire la nostra storia!